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IL CIELO SOPRA ROMA

di Fulco Pratesi(*)

Un'immagine del centro di Roma durante una domenica ecologica

 

Ci risiamo. Nonostante le brevi piogge e le benefiche folate di vento, l’orrendo impasto di gas e polveri sottili che ci minaccia non cede il campo. E ormai, purtroppo, ad essere aggrediti non sono solo i polmoni ma anche il resto dell’organismo, dato che queste micidiali sostanze entrano in circolo nel sangue andando a colpire anche altre parti del corpo.

I dati più recenti, come quelli raccolti dall’associazione Altroconsumo in varie città d’Italia, sono terrificanti. Le particelle più sottili (e pericolose), le pm 2,5, sono presenti in media, nell’aria che respiriamo a Roma, per 116 microgrammi a metro cubo, contro una soglia ammissibile di 50 microgrammi. Con picchi assai più alti nei punti di maggior traffico. Le altre particelle, pm 10, non meno pericolose, presentano anch’esse quantità tre volte superiori ai limiti e punte di 246 microgrammi/mc alla Stazione Termini e di 198 in Via Veneto.

Questi superamenti dei limiti – che per legge non dovrebbero essere più di 35 nel corso dell’anno – sono stati, per Roma, 125 nel 2006 (uno ogni tre giorni). E solo dal primo gennaio 2007 le giornate con limiti superiori a quelli d legge, sono state, per l’Agenzia dell’Ambiente (Apat), addirittura 15, con picchi terribili a corso Francia e largo Preneste.

Visto che la responsabilità principale dell’inquinamento urbano è riferibile al traffico veicolare (al riscaldamento, grazie all’inverno più mite, va addebitato solo il 12% del totale), il Comune ha deciso un provvedimento non proprio rivoluzionario. Dal blocco dei mezzi più inquinanti e dalle targhe alterne si è arrivati infatti, come di consueto, alle famose domeniche a piedi. E già pregusto le tristi e scontate immagini di via dei Fori Imperiali con le solite carrozzine, biciclette, trampolieri e palloncini, e mi aspetto le confortanti dichiarazioni delle autorità, pur consapevoli dell’effetto "pannicello caldo" del provvedimento. Anche perché, secondo gli ultimi dati, le vetture autorizzate a circolare anche domenica sarebbero 500.000.

Poi, lunedì, dopo l’austerity domenicale, ecco di nuovo impazzare per le vie della città gli orrendi SUV, i giganteschi Hummer della guerra irachena, ecco lo sfrecciare delle microcar a gasolio guidate da ragazzine disinibite, ecco le cariche dei motorini inquinanti, ecco i furgoni decrepiti dai fumi tremendi, ecco gli improbabili cartelli Euro 4 scritti a pennarello, ecco gli ingorghi mortiferi, ecco la solita atmosfera romana alla quale ormai, come le carpe nelle acque più luride, ci stiamo abituando.

Il ritmo di crescita dei veicoli privati pare inarrestabile, li si facilita con nuove strade e nuovi parcheggi, anche nel centro storico, la "cura del ferro" resta a livelli omeopatici per non disturbare degli stili di vita che, pur palesemente suicidi nessuno se la sente di cambiare.



(*) (Presidente WWF ITALIA - articolo pubblicato sul Corriere della Sera di sabato 27.1.2007)

 

 

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1999 WWF Gruppo Attivo Roma XI